mercoledì 4 dicembre 2013

Gli articoli dei giornalisti di musica rock sono scritti da gente che non sa scrivere, che intervista gente che non sa parlare, per gente che non sa leggere [1].

Frank Vincent Zappa
Baltimora - 21 Dicembre 1940; Los Angeles 4 Dicembre 1993.
Facente parte di quella generazione d'oro, nata intorno agli anni '40 e cresciuta alla fne della Guerra, che cambiò per sempre la scena musicale  e produsse i migliori capolavori del Secolo. Lui che in piena giovinezza visse le folgoranti sperimentazioni artistiche, musicali e tecniche degli anni '60 e come altri, vivendo con la stessa velocità si spense troppo presto a soli 53 anni.
Nato da padre siciliano, al secolo Francesco Zappa (Francis) di Partinico, ingegnere in perenne viaggio per l'America con la moglie e il piccolo Frank a seguito.
Nella sua vita scopre presto la passione per la musica. In questo video lo si può vedere, per esempio, in un'emblematica  prima "esibizione" televisiva nel Steve Allen Show, consistente nel suonare una bicicletta (sic!).
Fonda però presto il gruppo Mothers (poi chiamato Mother of Invetion) nel 1964, ottenendo il primo contratto un anno dopo, per dare alle stampe nel 1966 il primo album Freak Out!  (Nella foto).
Uno dei primi Concept Album della storia, riuscì a rivoluzionare il mondo del Rock. Si dice (gli stessi Beatles lo ammisero in un'intervista) che abbia influenzato e ispirato , nelle intenzioni e nella composizione,  niente di meno che lo storico Sgt.Peppers dei Beatles che uscì l'anno seguente, nel 1967.
Si trattava di un vero e proprio ritratto della società americana degli anni '60, dei suoi squilibri e agitazioni contro i tabù e i poteri costituiti. Quando uscì ebbe maggiori fortune in Europa che in America. Uno dei migliori 500 album di sempre secondo Rolling Stones (il primo è proprio Sgt.Peppers dei Beatles).
Negli anni seguenti dà alla luce e realizza numerose produzioni anche da solista,  collaborando con vari artisti -  alcuni dei quali avranno in seguito una fulgida carriera musicale (vedi il chitarrista Steve Vai) -.  Non solo si rivela musicista poliedrico e colto, immettendosi nella realizzazione di brani classici e di ardite sperimentazioni tecniche, ma si lancia in altri campi artistici, come la cinematografia (ma mi sento fortemente di dire che i risultati migliori non si riscontrano nelle sue pellicole).

lunedì 28 ottobre 2013

Lou Reed: una playlist

Ieri, come molti di voi avranno saputo dai vari giornali e gli status di facebook, è scomparso uno dei più importanti artisti e protagonisti della scena musicale del secolo passato.

La notizia è arrivata inaspettata (un po' come tutta la sua vita), anche se la stampa aveva già pronti i suoi coccodrilli: "una vita passata tra rock, auto-distruzione, alcool e droghe", che è stata messa in musica e ha espresso veri capolavori.

Se ne è andato all'improvviso, dicevo, un po' come ha vissuto, senza riflettori puntati su di lui come star ben più famose. Ieri, una Domenica Mattina,  ne ha dato la notizia per prima Rolling Stones. L'ultima che si aveva sulla sua vita era la notizia di un  trapianto di fegato circa sei mesi fa, e tutto è stato ricollegato, fatalmente, alla sua figura. Un rocker maledetto e ormai attempato , che tutto sommato è riuscito ad arrivare alla soglia dei 71 anni.

Da quando ha iniziato a calcare le scene la sua musica ha rivelato molte più cose di lui che giornali scandalistici e gossip. E' riuscito a coniugare musica e introspezione, il rock alla malinconia e all'inquietudine del vivere quotidiano. Prima sotto l'ala protettrice dell'Underground NewYorkese e del mecenate Andy Warhol e poi da solo, continuando imperterrito con la sua musica, anticipando il Punk e la New Wave. Il suo sguardo allucinato delle sue composizioni,  l'integrazione paranoica tra arte e individuo costituisce un lascito fondamentale per tutta la scena musicale e artistica a venire.

Per conoscere la sua storia si può già leggere molto su internet e molto verrà sicuramente ancora scritto.
Intanto "allucinatevi" con un paio di canzoni, di quelle che ritengo migliori, più rappresentative e che, più importante di tutto, più mi piacciono.

Dal primo album storico dei Velvet Underground & Nico, anno 1967, con la famosa copertina della banana, disegnata da Andy Warhol:
      Sunday morning

giovedì 29 agosto 2013

Inquinamento: c'è anche quello acustico! Effetti del rumore e tutela della salute. Caso Messina

L'inquinamento acustico è causato da un'eccessiva esposizione a suoni e rumori di elevata intensità. Questo può avvenire in città e in ambienti naturali. La legge n. 447/1995 art. 2 fornisce la definizione di inquinamento acustico: “l'introduzione di rumore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo e alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell'ambiente abitativo o dell'ambiente esterno o tale da interferire con le normali funzioni degli ambienti stessi”.


Messina, come sappiamo soffre da tempo dei mali dovuti all'eccessivo traffico urbano e all'attraversamento di mezzi pesanti. Da anni, il Comune, a norma della legge sopra richiamata, effettua rilevazioni di monitoraggio ambientale (costante) del rumore derivante dal traffico veicolare (e pubblicamente visibile sul sito del comune http://mobilitamessina.it/monitoraggio-ambientale), dal cui rapporto annuale ne emerge l'uso, fatto dall'Amministrazione, di mera misurazione dei livelli di traffico veicolare.
LEGGI su TEMPOSTRETTO.IT: http://www.tempostretto.it/news/tutela-salute-tir-citt-non-solo-pericoli-inquinamento-ambientale-acustico.html

domenica 14 luglio 2013

Ultimo giorno della Fiesta di San Fermin a Pamplona

I tipici pupazzetti che hanno contribuito a rendere la Fiesta più edulcorata e commerciabile.



Come un aspirante Hemingway del nuovo millennio ho deciso ieri di compiere un viaggio per assistere alla famosa "corsa dei tori" che si svolge nei giorni della festa di San Fermin, a Pamplona.

Il viaggio, in realtà, consiste in pratica ad alzarmi presto questa mattina (le corse iniziano con il famoso encierro la mattina intorno alle 8.00, ora italiana). E i mezzi consistono in una diretta della televisione rtve, il che elimina i fastidiosi inconvenienti della presenza e del costante pericolo fisico (niente male eh?)


Il 14 Luglio si concludono così gli otto giorni di festa che iniziano tutti con l'encierro, quando i tori, accompagnati dai corridori a piedi, raggiungono di corsa la plaza de toros, l'arena, dove saranno più tardi matati nella più classica e tradizionale delle corride spagnole.

L'encierro di ieri, 13 Luglio, è stato caratterizzato dai consueti incidenti. Corridori incornati, inciampati e finiti calpestati.
Un numero di incidenti che si è notevolmente ingrossato con l'aumento dei corridori partecipanti ogni anno alla festa e la presenza costante di un alto tasso alcolemico, nonostante i divieti di partecipare all'encierro da ubriachi. Ma ieri, si è verificato un incidente particolare: all'ingresso dell'Arena si è formato un vero e proprio tappo di gente, che è finita una sopra l'altra causando 23 feriti, di cui uno grave. Tutti gli intervistati, nel parlare della giornata di ieri, non facevano altro che ripetere quanto fosse particolarmente affollato il percorso dell'encierro.

La diretta televisiva inizia la mattina presto con il racconto delle giornate precedenti, le interviste agli esperti, proprio come prima di un importante evento sportivo.
All'approssimarsi della partenza dei tori dal loro recinto, qualche centinaio di metri prima del Municipio di Pamplona, i corridori, coloro che partecipano all'encierro, correndo a fianco dei tori, intonano un canto al patrono di Navarra San Fermin, a cui è dedicata appunto la Fiesta, pregando e augurandosi che nessuno si faccia male nell'encierro che sta per incominciare.

Il tutto alla fine è durato poco meno di  tre minuti, senza particolari interruzioni o imprevisti. Solo una ragazza è stata colpita in maniera piuttosto violenta e ha preoccupato i medici presenti sul tracciato dell'encierro.

Alla fine, con un po' di tristezza, ma pieni d'orgoglio, i telecronisti inquadrano gli operai che già smontano le barreras di legno lungo il percorso, e sulle note di mumford and sons, lanciano un video pacchianamente malinconico. Esta es Espana. Dal divano di un italiano pigro nella propria casa.

FOTO

mercoledì 12 giugno 2013

E ballottaggio sia! Regole per il voto e facsimile scheda.

Secondo le consuete norme (l.r 15 sett. 1997, n.35) non avendosi avuta la maggioranza assoluta dei voti validi per uno dei candidati sindaco, si procederà ad un secondo turno elettorale, appunto il ballottaggio, che avrà luogo la seconda domenica successiva a quella del primo, ovvero fra due settimane esatte, nei giorni successivi del 23 e 24 giugno.

I candidati ammessi, Calabrò e Accorinti, sono quelli che hanno ottenuto al primo turno il maggior numero dei voti validi , rispettivamente 40870 e 19540 ( il 49, 94% e il 23, 88 % dei voti validi)

Per fugare ogni dubbio sulle modalità di votazione ed espletamento del voto, ecco come sarà la scheda del ballottaggio:

Il nome e il cognome dei candidati sindaco sono scritti, come nella scheda del primo turno, entro i due riquadri rettangolari. La scelta del proprio candidato è da effettuarsi sbarrando l'apposito rettangolo.

Sotto i rispettivi rettangoli sono riprodotti i simboli delle liste collegate, che di norma hanno appoggiato il candidato al primo turno. I candidati, hanno tuttavia la facoltà, entro sette giorni dalla prima votazione, di dichiarare il collegamento con ulteriori liste rispetto a quelle che comparivano a fianco nella scheda del primo turno. Quindi in teoria, il numero delle liste in appoggio del candidato potrebbe non essere quello del primo turno.

Quindi, ATTENZIONE: il voto si esprime esclusivamente tracciando un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato prescelto. Non fatevi ingannare dai simboli delle liste nei cerchi, al di sotto del rettangolo. Al primo turno, è giunta notizia, che molti, per abitudine, disinformazione o semplice distrazione, abbiano sbarrato, anziché il rettangolo del sindaco, una delle liste ad esso collegate, spesso aggiungendo il nome con la matita. Questi errori sono emersi numerosi rispetto ad altre elezioni, per l'alto numero di persone che hanno voluto dare il voto disgiunto o hanno pensato che vigesse ancora il collegamento diretto  (trascinamento) della lista al candidato sindaco. Non vi era, quindi, e non vi è da aggiungere nulla, men che meno ora:  basta sbarrare il rettangolo del proprio candidato con la matita.


Questa volta non sarà necessario per nessuno dei candidati raggiungere alcuna soglia per averla vinta: basterà semplicemente ottenere un voto in più dell'avversario. 
Abbiamo visto quanto una manciata di voti siano stati determinanti per determinare il turno di ballottaggio.
Nella difficile, ma non impossibile, evenienza di una parità di voti, verrà proclamato il candidato sindaco collegato con la coalizione che ha ottenuto più voti al primo turno per il Consiglio comunale. Per il candidato Calabrò quindi, anche un difficile pareggio darebbe sicuramente la vittoria (le liste di Calabrò hanno ottenuto 82519 voti contro i 10338 voti di quella d'Accorinti): motivo in più per Accorinti per dedicarsi anima e corpo alla difficile rimonta ed ottenere anche un voto in più dell'avversario. Qualche voto in più, come nel primo turno, potrebbe essere decisivo. Soprattutto sottolineando quanto la coalizione di Calabrò non sia riuscita a far votare compatta il proprio candidato a tutti quelli che hanno sostenuto le sue liste in consiglio comunale o al quartiere. Al contrario, il candidato Accorinti è riuscito a ottenere voti trasversalmente come sindaco, (grazie al voto disgiunto) molto più di quanti siano andati alla sua lista al Consiglio. C'è la speranza per lui, che il suo nome raccolga consensi indipendentemente dal numero di amicizie al Consiglio comunale e delle tante liste che hanno appoggiato (almeno nominalmente) solo uno dei candidati.

12/06/2013

martedì 11 giugno 2013

Elezioni comunali Messina consiglio comunale

Mentre si profila un ballottaggio tra i candidati Calabro' e Accorinti, ho fatto un po' i calcoli per vedere come sarà il prossimo consiglio comunale.

Innanzitutto i seggi saranno 40 (14 in meno che per la precedente legislatura).
Secondo la legge elettorale regionale i seggi vengono assegnati in primis, alle lsite o coalizioni di liste che abbiano superato il 5%. Sono perciò escluse le liste di Reset, M5S, Nuova Alleanza e altre liste all'interno delle tre coalizioni che si spartiranno i seggi al Consiglio.
Le tre coalizioni che hanno ottenuto i seggi a Palazzo Zanca sono:
 Lista Calabrò sindaco, lista Garofalo sindaco, Renato Accorinti sindaco. Ad esse andranno rispettivamente 29, 7 e 4 seggi al consiglio.

Ok. Probabilmente la legge elettorale in questo passaggio non è chiarissima. Precedentemente avevo contato per la determinazione del quoziente elettorale tutte le liste di una coalizione, anche quelle che non avendo superato il 5% dei voti validi venivano escluse dall'assegnazione dei seggi. In quel caso sarebbero stati rispettivamente, 28, 9 e 3 seggi.

Il premio di maggioranza del 60% dei seggi, secondo la legge elettorale, non sarà assegnato a nessuno delle liste in quanto quelle di Calabro' hanno già superato la soglia del 60%. In caso di ballottaggio, che sembra ormai certo, la lista di Accorinti, anche se risulterà vincente, non potrà accedervi perchè non ha raggiunto il 40% dei consensi al consiglio, mentre le altre liste hanno già superato il 50% dei voti validi.


sabato 8 giugno 2013

Renato Accorinti e la sua battaglia per la biblioteca comunale




Siamo senz'altro in una città dove regna l'apatia e l'ineducazione civica. Ma, non siamo stupidi: tendiamo comunque ad occuparci delle cose quando (ci) servono, e in particolare in prossimità delle elezioni quando  ci viene data  una piccolissima opportunità di cambiamento.

Il 9 e il 10 Giugno, molti comuni siciliani saranno chiamati a rinnovare i consigli comunali e le cariche elettive di sindaco. Le elezioni regionali dello scorso ottobre hanno dato un forte segnale, sia per quanto riguarda il cambiamento ai vertici dell'Ars e i nuovi schieramenti eletti, che per la forte astensione  che ha dimostato quanto i siciliani si siano disaffezionati alla tradizionale politica che ha dominato l'isola dal dopoguerra in poi.
A Messina, il dovere di  scuotere il predominio elettorale  dei due schieramenti di centro-destra e centro-sinistra toccherà quasi per certo ad un tale, Renato Accorinti, sceso in campo con una lista civica "Cambiamo Messina dal basso".
La sua candidatura non è conseguenza di decisioni prese dall'alto in sezioni di partiti o movimenti politici, ma scaturisce dalla raccolta di migliaia di firme tra comuni cittadini messinesi.  E senz'altro non  è avvenuta "all'improvviso". Chi vive a Messina (e anche fuori) sa chi è Accorinti e sa che il suo impegno civile e politico è stato così persistente e  costante che si avvertiva quasi nell'aria che questa volta, finalmente,  sarebbe dovuto toccare proprio a lui scuotere i sonnolenti apparati partitici e proporsi a tutti i suoi concittadini come inquilino di Palazzo Zanca.

Non è retorica. Anche chi non è stato d'accordo con alcune delle sue battaglie, come quella del Ponte, può riconoscere la passione trascinante che lo contraddistingue. Non può nascondere l'influenza e la forte vitalità che un normale maestro di educazione fisica ha saputo trasmettere a generazioni di giovani e meno giovani, a chiunque lo vedesse percorrere le strade in bicicletta, a chi lo scorgesse un attimo per la strada, dandogli quel "tu" così familiare ormai, a chi incrociasse il suo sguardo carico di solidarietà e di umana piètas, quando ci si trovava a parlare dei problemi della città, degli ultimi come dei cittadini "più illustri".

Personalmente, non dimenticherò mai l'esperienza che ha saputo trasmettermi come insegnante, quando da suo studente incominciavo a capire la realtà che mi stava attorno:  la città e i suoi problemi di vivibilità e di civiltà, la vita che condividevo con gli altri "miei simili", le guerre che leggevamo fredde nelle pagine dei giornali ma che ci coinvolgevano più di quanto potessimo percepire.

Non posso quindi qui negare la forte influenza che ebbe su di me. La forte influenza che ogni ragazzino dovrebbe ricevere dagli adulti più grandi, soprattutto se questi si fregiono del titolo di maestri di scuola. Nel senso originale e più autentico, quindi, l'influenza di un maestro di vita o di un padre. L'influenza che è  fondamentale per formare i cittadini che saranno. E l'influenza che forse a molti miei concittadini è mancata proprio nella fase in cui sarebbe dovuta essere necessaria e che li avrebbe resi consapevoli del ruolo di ognuno nella comunità in cui conviviamo.

Per questo, credo che queste elezioni siano solo un passaggio, temporalmente limitato, del viaggio che quest'uomo ha iniziato con i suoi concittadini e con la sua città. Sperando che molti di voi vorranno condividerlo con lui, e decidere di seguirlo, anche nelle urne, domani e dopodomani, vi racconterò della battaglia di Renato per la biblioteca comunale e l'archivio storico.