domenica 14 luglio 2013

Ultimo giorno della Fiesta di San Fermin a Pamplona

I tipici pupazzetti che hanno contribuito a rendere la Fiesta più edulcorata e commerciabile.



Come un aspirante Hemingway del nuovo millennio ho deciso ieri di compiere un viaggio per assistere alla famosa "corsa dei tori" che si svolge nei giorni della festa di San Fermin, a Pamplona.

Il viaggio, in realtà, consiste in pratica ad alzarmi presto questa mattina (le corse iniziano con il famoso encierro la mattina intorno alle 8.00, ora italiana). E i mezzi consistono in una diretta della televisione rtve, il che elimina i fastidiosi inconvenienti della presenza e del costante pericolo fisico (niente male eh?)


Il 14 Luglio si concludono così gli otto giorni di festa che iniziano tutti con l'encierro, quando i tori, accompagnati dai corridori a piedi, raggiungono di corsa la plaza de toros, l'arena, dove saranno più tardi matati nella più classica e tradizionale delle corride spagnole.

L'encierro di ieri, 13 Luglio, è stato caratterizzato dai consueti incidenti. Corridori incornati, inciampati e finiti calpestati.
Un numero di incidenti che si è notevolmente ingrossato con l'aumento dei corridori partecipanti ogni anno alla festa e la presenza costante di un alto tasso alcolemico, nonostante i divieti di partecipare all'encierro da ubriachi. Ma ieri, si è verificato un incidente particolare: all'ingresso dell'Arena si è formato un vero e proprio tappo di gente, che è finita una sopra l'altra causando 23 feriti, di cui uno grave. Tutti gli intervistati, nel parlare della giornata di ieri, non facevano altro che ripetere quanto fosse particolarmente affollato il percorso dell'encierro.

La diretta televisiva inizia la mattina presto con il racconto delle giornate precedenti, le interviste agli esperti, proprio come prima di un importante evento sportivo.
All'approssimarsi della partenza dei tori dal loro recinto, qualche centinaio di metri prima del Municipio di Pamplona, i corridori, coloro che partecipano all'encierro, correndo a fianco dei tori, intonano un canto al patrono di Navarra San Fermin, a cui è dedicata appunto la Fiesta, pregando e augurandosi che nessuno si faccia male nell'encierro che sta per incominciare.

Il tutto alla fine è durato poco meno di  tre minuti, senza particolari interruzioni o imprevisti. Solo una ragazza è stata colpita in maniera piuttosto violenta e ha preoccupato i medici presenti sul tracciato dell'encierro.

Alla fine, con un po' di tristezza, ma pieni d'orgoglio, i telecronisti inquadrano gli operai che già smontano le barreras di legno lungo il percorso, e sulle note di mumford and sons, lanciano un video pacchianamente malinconico. Esta es Espana. Dal divano di un italiano pigro nella propria casa.

FOTO



 
Tele-conduttrice con espressione un po' così.

L'encierro entra nel vivo
Primi soccorsi alla ragazza che ha subito i maggiori danni

Incornata!

Canto a San Fermin: « A San Firmino, il nostro patrono, chiediamo che ci guidi nell'encierro dandoci la sua benedizione. A San Firmino, il nostro patrono, chiediamo che ci guidi nell'encierro dandoci la sua benedizione. »

La Fiesta termina e già si smonta "l'encierro"


Si parla degli incidenti dell'encierro del giorno precedente

L'encierro del 13 Luglio, quando la folla si è trovata ammassata all'ingresso dell'arena, all'interno del callejon

I tipici pupazzetti che hanno contribuito a rendere la Fiesta più edulcorata e commerciabile.

Incidenti nel "Callejon" la stretta galleria che porta all'Arena delle corride (Plaza de Toros)

L'ingorgo che ha provocato 23 feriti




Il "Corredor esperto" intervistato.

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