mercoledì 12 giugno 2013

E ballottaggio sia! Regole per il voto e facsimile scheda.

Secondo le consuete norme (l.r 15 sett. 1997, n.35) non avendosi avuta la maggioranza assoluta dei voti validi per uno dei candidati sindaco, si procederà ad un secondo turno elettorale, appunto il ballottaggio, che avrà luogo la seconda domenica successiva a quella del primo, ovvero fra due settimane esatte, nei giorni successivi del 23 e 24 giugno.

I candidati ammessi, Calabrò e Accorinti, sono quelli che hanno ottenuto al primo turno il maggior numero dei voti validi , rispettivamente 40870 e 19540 ( il 49, 94% e il 23, 88 % dei voti validi)

Per fugare ogni dubbio sulle modalità di votazione ed espletamento del voto, ecco come sarà la scheda del ballottaggio:

Il nome e il cognome dei candidati sindaco sono scritti, come nella scheda del primo turno, entro i due riquadri rettangolari. La scelta del proprio candidato è da effettuarsi sbarrando l'apposito rettangolo.

Sotto i rispettivi rettangoli sono riprodotti i simboli delle liste collegate, che di norma hanno appoggiato il candidato al primo turno. I candidati, hanno tuttavia la facoltà, entro sette giorni dalla prima votazione, di dichiarare il collegamento con ulteriori liste rispetto a quelle che comparivano a fianco nella scheda del primo turno. Quindi in teoria, il numero delle liste in appoggio del candidato potrebbe non essere quello del primo turno.

Quindi, ATTENZIONE: il voto si esprime esclusivamente tracciando un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato prescelto. Non fatevi ingannare dai simboli delle liste nei cerchi, al di sotto del rettangolo. Al primo turno, è giunta notizia, che molti, per abitudine, disinformazione o semplice distrazione, abbiano sbarrato, anziché il rettangolo del sindaco, una delle liste ad esso collegate, spesso aggiungendo il nome con la matita. Questi errori sono emersi numerosi rispetto ad altre elezioni, per l'alto numero di persone che hanno voluto dare il voto disgiunto o hanno pensato che vigesse ancora il collegamento diretto  (trascinamento) della lista al candidato sindaco. Non vi era, quindi, e non vi è da aggiungere nulla, men che meno ora:  basta sbarrare il rettangolo del proprio candidato con la matita.


Questa volta non sarà necessario per nessuno dei candidati raggiungere alcuna soglia per averla vinta: basterà semplicemente ottenere un voto in più dell'avversario. 
Abbiamo visto quanto una manciata di voti siano stati determinanti per determinare il turno di ballottaggio.
Nella difficile, ma non impossibile, evenienza di una parità di voti, verrà proclamato il candidato sindaco collegato con la coalizione che ha ottenuto più voti al primo turno per il Consiglio comunale. Per il candidato Calabrò quindi, anche un difficile pareggio darebbe sicuramente la vittoria (le liste di Calabrò hanno ottenuto 82519 voti contro i 10338 voti di quella d'Accorinti): motivo in più per Accorinti per dedicarsi anima e corpo alla difficile rimonta ed ottenere anche un voto in più dell'avversario. Qualche voto in più, come nel primo turno, potrebbe essere decisivo. Soprattutto sottolineando quanto la coalizione di Calabrò non sia riuscita a far votare compatta il proprio candidato a tutti quelli che hanno sostenuto le sue liste in consiglio comunale o al quartiere. Al contrario, il candidato Accorinti è riuscito a ottenere voti trasversalmente come sindaco, (grazie al voto disgiunto) molto più di quanti siano andati alla sua lista al Consiglio. C'è la speranza per lui, che il suo nome raccolga consensi indipendentemente dal numero di amicizie al Consiglio comunale e delle tante liste che hanno appoggiato (almeno nominalmente) solo uno dei candidati.

12/06/2013

martedì 11 giugno 2013

Elezioni comunali Messina consiglio comunale

Mentre si profila un ballottaggio tra i candidati Calabro' e Accorinti, ho fatto un po' i calcoli per vedere come sarà il prossimo consiglio comunale.

Innanzitutto i seggi saranno 40 (14 in meno che per la precedente legislatura).
Secondo la legge elettorale regionale i seggi vengono assegnati in primis, alle lsite o coalizioni di liste che abbiano superato il 5%. Sono perciò escluse le liste di Reset, M5S, Nuova Alleanza e altre liste all'interno delle tre coalizioni che si spartiranno i seggi al Consiglio.
Le tre coalizioni che hanno ottenuto i seggi a Palazzo Zanca sono:
 Lista Calabrò sindaco, lista Garofalo sindaco, Renato Accorinti sindaco. Ad esse andranno rispettivamente 29, 7 e 4 seggi al consiglio.

Ok. Probabilmente la legge elettorale in questo passaggio non è chiarissima. Precedentemente avevo contato per la determinazione del quoziente elettorale tutte le liste di una coalizione, anche quelle che non avendo superato il 5% dei voti validi venivano escluse dall'assegnazione dei seggi. In quel caso sarebbero stati rispettivamente, 28, 9 e 3 seggi.

Il premio di maggioranza del 60% dei seggi, secondo la legge elettorale, non sarà assegnato a nessuno delle liste in quanto quelle di Calabro' hanno già superato la soglia del 60%. In caso di ballottaggio, che sembra ormai certo, la lista di Accorinti, anche se risulterà vincente, non potrà accedervi perchè non ha raggiunto il 40% dei consensi al consiglio, mentre le altre liste hanno già superato il 50% dei voti validi.


sabato 8 giugno 2013

Renato Accorinti e la sua battaglia per la biblioteca comunale




Siamo senz'altro in una città dove regna l'apatia e l'ineducazione civica. Ma, non siamo stupidi: tendiamo comunque ad occuparci delle cose quando (ci) servono, e in particolare in prossimità delle elezioni quando  ci viene data  una piccolissima opportunità di cambiamento.

Il 9 e il 10 Giugno, molti comuni siciliani saranno chiamati a rinnovare i consigli comunali e le cariche elettive di sindaco. Le elezioni regionali dello scorso ottobre hanno dato un forte segnale, sia per quanto riguarda il cambiamento ai vertici dell'Ars e i nuovi schieramenti eletti, che per la forte astensione  che ha dimostato quanto i siciliani si siano disaffezionati alla tradizionale politica che ha dominato l'isola dal dopoguerra in poi.
A Messina, il dovere di  scuotere il predominio elettorale  dei due schieramenti di centro-destra e centro-sinistra toccherà quasi per certo ad un tale, Renato Accorinti, sceso in campo con una lista civica "Cambiamo Messina dal basso".
La sua candidatura non è conseguenza di decisioni prese dall'alto in sezioni di partiti o movimenti politici, ma scaturisce dalla raccolta di migliaia di firme tra comuni cittadini messinesi.  E senz'altro non  è avvenuta "all'improvviso". Chi vive a Messina (e anche fuori) sa chi è Accorinti e sa che il suo impegno civile e politico è stato così persistente e  costante che si avvertiva quasi nell'aria che questa volta, finalmente,  sarebbe dovuto toccare proprio a lui scuotere i sonnolenti apparati partitici e proporsi a tutti i suoi concittadini come inquilino di Palazzo Zanca.

Non è retorica. Anche chi non è stato d'accordo con alcune delle sue battaglie, come quella del Ponte, può riconoscere la passione trascinante che lo contraddistingue. Non può nascondere l'influenza e la forte vitalità che un normale maestro di educazione fisica ha saputo trasmettere a generazioni di giovani e meno giovani, a chiunque lo vedesse percorrere le strade in bicicletta, a chi lo scorgesse un attimo per la strada, dandogli quel "tu" così familiare ormai, a chi incrociasse il suo sguardo carico di solidarietà e di umana piètas, quando ci si trovava a parlare dei problemi della città, degli ultimi come dei cittadini "più illustri".

Personalmente, non dimenticherò mai l'esperienza che ha saputo trasmettermi come insegnante, quando da suo studente incominciavo a capire la realtà che mi stava attorno:  la città e i suoi problemi di vivibilità e di civiltà, la vita che condividevo con gli altri "miei simili", le guerre che leggevamo fredde nelle pagine dei giornali ma che ci coinvolgevano più di quanto potessimo percepire.

Non posso quindi qui negare la forte influenza che ebbe su di me. La forte influenza che ogni ragazzino dovrebbe ricevere dagli adulti più grandi, soprattutto se questi si fregiono del titolo di maestri di scuola. Nel senso originale e più autentico, quindi, l'influenza di un maestro di vita o di un padre. L'influenza che è  fondamentale per formare i cittadini che saranno. E l'influenza che forse a molti miei concittadini è mancata proprio nella fase in cui sarebbe dovuta essere necessaria e che li avrebbe resi consapevoli del ruolo di ognuno nella comunità in cui conviviamo.

Per questo, credo che queste elezioni siano solo un passaggio, temporalmente limitato, del viaggio che quest'uomo ha iniziato con i suoi concittadini e con la sua città. Sperando che molti di voi vorranno condividerlo con lui, e decidere di seguirlo, anche nelle urne, domani e dopodomani, vi racconterò della battaglia di Renato per la biblioteca comunale e l'archivio storico.